venerdì 22 febbraio 2008

La tentazione sotto casa

Abito in una palazzina che comprende 4 appartamenti e due attività commerciali.
Il nostro appartamento è l'unico in cui non si fuma ...
Ogni tanto sento odore di fumo nelle scale o nel terrazzo, se stanno fumando al piano di sotto.
L'odore non è per niente piacevole, ma la sigaretta continua ad essere una tentazione fastidiosa.

Mi sono trovato in dificoltà anche ieri sera, quando ci si è trovati in 4 in giardino e tutti hanno acceso la sigaretta.

La tentazione è in agguato e mollare tutto e accendere una cicca sembra la cosa più semplice. Però non voglio vanificare il mio sforzo. Il fatto che loro fumano probabilmente sarà di ostacolo ad un eventuale sviluppo del nostro rapporto di semplice vicinanza in amicizia.
Mi dispiace ma la mia salute vale di più! Per le scelte importanti non scendo a compromessi.

giovedì 21 febbraio 2008

Dito puntato

Hai presente quando un amico ti vede accendere una sigaretta e (meglio se con un dito indice accusatorio) ti dice "Non dovresti fumare, fa male!".

Grazie mille della notizia! Non me l'ha mai detto nessuno! E io che pensavo fosse salutare!

A quel punto mi viene voglia di fumargli in faccia e non dar da vedere quanto desidero smettere.

Quando una persona ha un problema e sta cercando di risolverlo, non c'è nulla di peggio del consiglio semplicistico di chi il problema non ce l'ha.
Non fumare sembra facile per chi non ha mai provato la dipendenza da tabacco.

Non ho mai trovato un antidoto per questo tipo di consigli. Cercavo di dimenticarli, di lasciar perdere.
Mi sforzavo di pensare che loro non centravano niente e non potevano capire.

Solo gli ex fumatori, o i fumatori che stanno seriamente cercando di smettere conoscono le difficoltà e la fatica necessaria per smettere e possono apprezzare gli sforzi e l'impegno.

Per chi non ha mai fumato, non riuscire a smettere è una colpa, dovuta a pigrizia o inettitudine. Ciò peggiora il senso di solitudine e inadeguatezza.
Risultato: vien voglia di fumare ...

Dobbiamo avere la forza di ignorare queste osservazioni.
Cos'è che ho più a cuore? La mia salute o la stima di questi amici "miopi"?
Io sono la persona più importante per me stesso, quindi se un comportamento di un amico è dannoso per me devo riuscire ad allontanarlo, come mi allontanerei se mi trovassi nei pressi di un'auto che emette fumi nocivi.

Non dobbiamo solo scegliere la dieta più appropriata, i vestiti più comodi, ecc.
Per curare la nostra salute dobbiamo scegliere anche le amicizie e gli ambienti più salutari.
Dobbiamo prenderci cura della qualità delle nostre interazioni con l'ambiente.
Lo so, serve coraggio e determinazione.

Fra qualche giorno vorrei approfondire l'argomento cercando di capire come possiamo prenderci cura del nostro stile di vita e della qualità e pulizia dei pensieri spontanei che la mente elabora.

Che centra col fumo? Io voglio solo cercare di smettere! Qualcuno potrebbe obbiettare.
Credo sia molto più facile smettere se si rimuovono anche i comportamenti e i pensieri che ci portano ad abbandonarci alla sigaretta.

Stay tuned!

martedì 19 febbraio 2008

Facciamoci un regalo!


Smettere di fumare è un vero e proprio investimento sul futuro sotto diversi punti di vista:

  1. Si risparmiano soldi
  2. Si risparmia tempo
  3. Si migliora la salute
  4. Migliorano i rapporti sociali
Beneficeremo dei proventi di questo "investimento" col passare del tempo. Si corre il rischio di non rendersene conto e non apprezzare appieno ciò che stiamo "guadagnando".
Per rendere meno virtuale e più tangibile il nostro risparmio, teniamo conto dei soldi risparmiati giorno per giorno.

Annotiamoli in un foglietto e raggiunta una certa somma, usiamoli per farci un regalo, per prendere qualcosa che desideriamo da tanto. Sarebbe preferibile qualcosa che teniamo spesso tra le mani o che vedremo spesso, come un cellulare, un lettore mp3, un vaso, un quadro o uno specchio. Meglio evitare cene o ricariche del telefono e tutto ciò di cui non rimane traccia.

Lo scopo è premiarsi con un oggetto davanti al quale ogni giorno (o quasi) possiamo dire "questo l'ho comperato con X giori di astinenza!".

E' confortante poi pensare che si può disporre di questo oggetto, mentre delle sigarette fumate nell'ultima settimana, in questo momento non me ne importa niente!

lunedì 18 febbraio 2008

Possediamo la capacità

Leggo stamane un post di Gigi che riporta la seguente massima di Daisaku Ikeda raccolta in "Giorno per Giorno":

La vita possiede la capacità, come le fiamme che tendono verso il cielo, di trasformare la sofferenza e il dolore in energia necessaria per la creazione di valore, in luce che illumini l'oscurità.
Come il vento che attraversa vasti spazi liberi, la vita ha il potere di sradicare gli ostacoli e le difficoltà. Come l'acqua corrente essa può togliere ogni impurità.
La vita, come la terra che sostiene la vegetazione, ci protegge con la sua forza compassionevole.

Mi ha ricordato il post precedente, con la citazione di Seneca, uno dei padri della filosofia occidentale.
Sembra che una delle più grandi necessità, non solo moderne, sia rendersi conto delle nostre potenzialità.
Come se il nostro corpo, la nostra mente, fosse una macchina che la ragione non è ancora riuscita a guidare al meglio. Ci è stata consegnata alla nascita, senza libretto di istruzioni.
Abbiamo imparato ad usarla per muoverci, scoprire, divertirsi. Ce ne prendiamo cura alimentandoci, vestendola, pulendola. Ma nessuno è veramente a conoscenza di quello che questa macchina può fare.

Tutti noi abbiamo un grosso potenziale, che però ha bisogno di una forte motivazione per essere messo in moto.
Queste (ed altre) riflessioni di saggi pensatori devono essere rassicuranti e motivanti: anche se oggi non ce l'abbiamo fatta, anche se siamo ricaduti, non ci dobbiamo abbattere.
E' difficile ma non impossibile e noi ne siamo in grado!
Il nostro corpo ne è in grado!
La nostra mente ne è in grado!
Se lo vogliamo ce la faremo.
Se non ce la facciamo non lo vogliamo veramente: ma possiamo cominciare a volerlo.
Da ora.

giovedì 14 febbraio 2008

Osare

"Non è perchè le cose sono difficili che non osiamo, ma è perchè non osiamo che sono difficili".

[Seneca]

Personalmente, da fumatore, immaginavo il mio futuro di non fumatore. Pensavo che un giorno ce l'avrei fatta.
Provavo, però, una sofferenza enorme nel pensare alla fatica che facevo per rinunciare al fumo per un solo giorno, moltiplicata per 7 giorni la settimana, 30 al mese, 365 all'anno!

Per furtuna non è così. Per fortuna "Nulla è mai più brutto di come può sembrare all'inizio" [Pagre Ignazio, da Sister Act 2 ... ;-) ].

La dismissione dal fumo comporta un grosso sforzo iniziale, in seguito al quale. E' necessario afrontare lo sforzo giorno per giorno.
Devo sforzarmi di resistere oggi. Non devo pensare a come resisterò domani. E' preferibile pensare a un traguardo vicino. Solo quando lo si è raggiunto si può pensare al passo successivo.

Possiamo tollerare solo una certa quantità di sforzo e di sofferenza. Se ci carichiamo contemporaneamente della fatica di oggi, domani, dopodomani, ecc. sicuramente crolleremo.
Non possiamo sopportare tali e tanti sfrozi.

Nella mia esperienza ho trovato più efficace pensare ad astenermi prima solo per il mattino, poi per il pomeriggio e poi per la sera.

Bisogna avere il coraggio di cominciare, sebbene lo sforzo nella sua interezza sia enorme.
Bisogna aver coraggio e osare.
Una volta partiti si affronteranno le difficoltà una per una e si scoprirà di avere risorse che non si pensava di avere, di essere più forti di quanto ci si stimava.

Fidati.
E osa!

mercoledì 13 febbraio 2008

Gomme e cerotti Nicorette: funzionano?

Coadiuvante alla dismissione dal fumo. Così vengono definite dalla casa produttrice, con un elegante sforzo di correttezza.

Non sono, quindi, la formula magica che risolve completamente il problema. Il loro scopo è aiutare chi che sta cercando di smettere di fumare.

Vediamo come funzionano.
Le gomme o cerotti Nicorette cedono più o meno gradualmente nicotina al corpo. I cerotti hanno un rilascio più graduale. Per le gomme da masticare dipende dall'intensità della masticazione. Io ho usato sempre e solo le gomme, mi fornivano uno "shot" di nicotina nel momento in cui avevo voglia di fumare, simulando l'assunzione tramite la sigaretta. Inoltre l'atto di masticare sfogava il mio nervosismo.
La gomma contiene una quantità di nicotina circa 10 volte superiore alle sigarette cui ero abituato a fumare.

L'assunzione di nicotina tramite gomme o cerotti, fronteggia efficacemente la dipendenza chimica dalla sostanza, ma non la dipendenza psicologica.
Pertanto, a mio parere, qualora si decida di chiedere un "aiuto chimico" per smettere di fumare è opportuno accompagnarlo con altri interventi che riguardano la sfera psico-sociologica e comportamentale (vedi questo post precedente).

Se vogliamo fare un esempio, quando ho bisogno di perdere peso, oltre ad una dieta equilibrata ed ipocalorica, cerco di fare più sport, di prendere le scale invece dell'ascensore, di usare la bici per i piccoli spostamenti, eccetera. Individuo gli interventi da fare e i comportamenti da tenere per raggiungere il mio obbiettivo.

Come raccomandato nel foglio informativo, è molto pericoloso fumare mentre si assume nicotina tramite gomme o cerotti. Inoltre se si torna a fumare dopo un periodo di trattamento (lo posso dire per esperienza personale) la nicotina dalle sigarette avrà meno effetto e si sarà tentati di fumare di più (molto di più!).

Sconsiglio, quindi, di andare in farmacia spinti dalla disperazione e ingoiare distrattamente gomme o apllicare cerotti. Piuttosto programmiamo un intervento globale, il più possibile completo.

Il trattamento non deve durare troppo a lungo. Si corre il rischio di assuefarsi alla gomma. I dettagli sono nel libretto informativo del medicinale.

Se tornare a fumare dopo un periodo di trattamento ci accorgeremo di aver bisogno di più sigarette e di soffrire di più l'astinenza. Il problema, almeno nei primi giorni si acutizzerà.
Tuttavia, non disperiamoci!

Dopo qualche giorno di pausa si potrà analizzare i motivi del fallimento e ripianificare un nuovo programma personale di dismissione dal fumo.

Per concludere: non illudiamoci, smettere necessita di un grosso sforzo personale. Non esiste ancora un processo chimico che ci permetta di smettere facilmente senza sforzo. Le gomme, i cerotti e le compresse di nicotina possono essere molto utili. Bisogna, però, usarle per quello che servono e non affidare loro speranze immotivate.

Non è solo chimica: la dipendenza psicologica

L'assuefazione al tabagismo non è dovuto solamente all'assunzione protratta nel tempo di nicotina.

Oltre alla dipendenza chimica dovuta alla nicotina c'è una dipendenza psicologia.
Per esempio, alcuni psicologi sostengono che nel gesto tipico del fumare intervenga il consolante gesto della suzione (l'allattamento al seno) che tutti noi conserviamo come un ricordo molto profondo.
Lasciamo queste interessanti ma difficili ipotesi agli psicologi e pensiamo a stilare un elenco dei principali motivi "non chimici" per cui si prova piacere e soddisfazione nel fumare. Ecco, per esempio, il mio elenco:

  1. Generalmente fumare significa rilassarsi, fare una pausa, non pensare ai problemi. Spesso si associa il gesto del fumare con un tranquillo momento di pausa
  2. Tenere una sigaretta tra le mani, portarla alla bocca, sbattere la cenere con le dita, sono modi per scaricare la tensione, che da soli inducono uno stato di benessere.
  3. L'atto del fumare stimola una parte molto sensibile come le labbra
  4. Il gesto di fumare fa sentire maturi, sicuri di sè, da un tono soprattutto in certi ambiti professionali o in certi gruppi di amici
  5. Dopo un buon pranzo o un caffe' in una pausa del lavoro, lo stimolo è più forte a causa dello stimolo all'apparato gastro-respiratorio e all'effetto eccitante del caffè (anche di the e ciocolata).
Quando ci prepariamo a smettere di fumare, a mio parere, è opportuno conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie debolezze.
Per questo consiglio di stilare il proprio elenco (sincero) di motivi non chimici per cui fumiamo. Per ciascun motivo si può trovare una contromossa. Con riferimento al mio elenco precedente, ecco le contromosse che mi ero imposto:

  1. Fumare solo quando si cammina di fretta, mai nelle pause, in modo da associare il fumo ad un gesto che ci rallenta e ostacola e non ad un momento di relax.
  2. Non giocherellare con le sigarette, tenrele con la punta delle dita (si evita anche di farle ingiallire ...).
  3. Aspirare leggermente, con respiri poco profondi.
  4. Non fumare mai in pubblico. Pensare all'odore di tabacco che sentono amici, colleghi, clienti che hanno a che fare con noi, che ci identifica molto più del vestito o della pettinatura.
  5. Limitare sostanze eccitanti (caffe', the, cioccolato, alcolici) e pasti eccessivamente abbondanti

Se riusciamo a mantenere questi impegni per almeno un mese, saremo nelle condizioni adatte per sferrare l'attacco finale ed iniziare un giorno senza sigarette.
Anzi, una vita senza sigarette.

martedì 12 febbraio 2008

Da che pulpito

E' sempre consigliabile contestualizzare i consigli che si ricevono, sapere chi li fornisce e da quali esperienze sono stati ricavati.
Io non sono un medico e non ho letto libri di medicina né seguito corsi.
Pertanto un mio eventuale consiglio riguardo l'assumere o non assumere un medicinale, dovrebbe essere valutato, confrontato con altri pareri (magari più autorevoli) e applicato al proprio caso particolare.

Ho un'esperienza più che decennale da fumatore, pertanto credo di poter comprendere le difficoltà, i desideri, le necessità, le paure e i dolori di un fumatore che vuole smettere.
Su questo credo di poter suggerire pareri affidabili e consigli utili. Sicuramente molto più utili di coloro che non hanno mai fumato e ti fanno sentire un incapace perchè non riesci a smettere.

Per questo motivo, ho intenzione di scrive a breve un post di presentazione.
A presto, quindi.

lunedì 11 febbraio 2008

Continuare a smettere

Da circa 18 mesi non fumo una sigaretta. Ho fumato per circa 10 anni.

Ho intenzione di usare questo blog principalmente per due motivi.
Innanzitutto deve essere utile a me stesso. E' necessario ricordare i motivi di una scelta e la fatica fatta per raggiungerla, perchè basta una piccola leggerezza per butare all'aria tutto. Un ex fumatore è sempre tentato.
In secondo luogo vorrei mettere a disposizione la mia esperienza. Non credo sia da prendere a modello. Nessuna esperienza di dismissione dal fumo lo è in senso stretto.
Per anni ho cercato la formula magica per smettere, ho cercato di seguire il metodo e l'esperienza che sembrava più autorevole.

Credo che ognuno abbia il suo metodo, deve trovare le sue motivazioni e le sue azioni per aiutare la dismissione.

Ne parlerò un po' alla volta.
Rispolvererò ricordi e tecniche.
Cercherò di spiegare perchè non hanno funzionato con me e perchè potrebbe funzionare con qualcun altro.
Non seguirò un ordine preciso: questo è un blog, questa è una chiaccherata.

P.S.: ho pensato di dare al blog un nome al positivo. Non mi piacciono "smettere di fumare", "vietato fumare", "dismissine dal fumo". E' importante capire che non fumare non rappresenta una rinuncia e una privazione. Ma una liberazione. Significa riprendersi qualcosa che si ha messo (momentaneamente) da parte.