mercoledì 13 febbraio 2008

Non è solo chimica: la dipendenza psicologica

L'assuefazione al tabagismo non è dovuto solamente all'assunzione protratta nel tempo di nicotina.

Oltre alla dipendenza chimica dovuta alla nicotina c'è una dipendenza psicologia.
Per esempio, alcuni psicologi sostengono che nel gesto tipico del fumare intervenga il consolante gesto della suzione (l'allattamento al seno) che tutti noi conserviamo come un ricordo molto profondo.
Lasciamo queste interessanti ma difficili ipotesi agli psicologi e pensiamo a stilare un elenco dei principali motivi "non chimici" per cui si prova piacere e soddisfazione nel fumare. Ecco, per esempio, il mio elenco:

  1. Generalmente fumare significa rilassarsi, fare una pausa, non pensare ai problemi. Spesso si associa il gesto del fumare con un tranquillo momento di pausa
  2. Tenere una sigaretta tra le mani, portarla alla bocca, sbattere la cenere con le dita, sono modi per scaricare la tensione, che da soli inducono uno stato di benessere.
  3. L'atto del fumare stimola una parte molto sensibile come le labbra
  4. Il gesto di fumare fa sentire maturi, sicuri di sè, da un tono soprattutto in certi ambiti professionali o in certi gruppi di amici
  5. Dopo un buon pranzo o un caffe' in una pausa del lavoro, lo stimolo è più forte a causa dello stimolo all'apparato gastro-respiratorio e all'effetto eccitante del caffè (anche di the e ciocolata).
Quando ci prepariamo a smettere di fumare, a mio parere, è opportuno conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie debolezze.
Per questo consiglio di stilare il proprio elenco (sincero) di motivi non chimici per cui fumiamo. Per ciascun motivo si può trovare una contromossa. Con riferimento al mio elenco precedente, ecco le contromosse che mi ero imposto:

  1. Fumare solo quando si cammina di fretta, mai nelle pause, in modo da associare il fumo ad un gesto che ci rallenta e ostacola e non ad un momento di relax.
  2. Non giocherellare con le sigarette, tenrele con la punta delle dita (si evita anche di farle ingiallire ...).
  3. Aspirare leggermente, con respiri poco profondi.
  4. Non fumare mai in pubblico. Pensare all'odore di tabacco che sentono amici, colleghi, clienti che hanno a che fare con noi, che ci identifica molto più del vestito o della pettinatura.
  5. Limitare sostanze eccitanti (caffe', the, cioccolato, alcolici) e pasti eccessivamente abbondanti

Se riusciamo a mantenere questi impegni per almeno un mese, saremo nelle condizioni adatte per sferrare l'attacco finale ed iniziare un giorno senza sigarette.
Anzi, una vita senza sigarette.

Nessun commento: